Bizantina
Questo è un album che, per gli amanti del genere, è un obbligo. Purtroppo ancora troppo sconosciuti, i bizantina alternano brani tradizionali rivisitati a brani di loro composizione e sono riusciti in più occasioni a destare vivo interesse di pubblico e critica, grazie ad un lavoro di studio e ricerca continuo.
Nati a Firenze e vincitori nel luglio 1996 del premio di Nipozzano all’ON THE ROAD FESTIVAL di Pelago, trovano le loro radici nella musica popolare del Sud d’Italia e che sviluppano nel tempo usando generi diversi e più moderni fino a raggiungere l’attuale forma musicale che li contraddistingue. Dopo aver percorso terreni assai diversi si sono riuniti per seguire una strada comune, quella dell’etnia mediterranea, dove confluiscono esperienze ed emozioni, eredi di un comune patrimonio.
Partendo da un frammento melodico, una figura ritmica, una frase o un “sentire” tradizionali, costruiscono i pezzi, in cui ognuno trasmette la sua personalità e storia, cercando un sound che nasce a Firenze nel 2001, ma trae linfa vitale molto lontano nel tempo e nello spazio.
Questo album di ottima qualità, (compreso il libricino che si trova a corredo del CD dove sono riportati tutti i testi) apre con “Fumo”, un brano dai ritmi molto avvolgenti, per terminare con il bonus track live di oltre nove minuti intitolato “Pizzica Minore” che ci ha colpito per i precisi e stimolanti soli percussionistici. Evidenti sono gli omaggi a maestri del calibro di Eugenio Bennato, in “Brigante se More Vulesse Addeventare nu Brigante, e Fabrizio De Andrè, in Volta la Carta.
Non possiamo far altro che fare i complimenti e un in bocca al lupo a:
MICHELA D’ASTUTO voce
MARCELLO MELIGHETTI chitarra e mandola
SUSANNA CROCIANI sassofoni, clarinetti e flauti
MICHELANGELO ZORZIT basso elettrico
MAURO DE LILLO batteria
ROCCO ZECCA percussioni voce
AMUELE VENTURIN fisarmonica, violino