Bob Dylan
Love and Theft (Columbia)
Nonostante l’assenza dell’ impagabile Daniel Lanois e del suo straordinario tocco che aveva arricchito il suono magico dei precedenti album di Bob Dylan, questo “Love and Theft” merita grande attenzione. In questo lavoro si denota un Dylan meno cupo e intimista, che non prende subito al cuore, ma invita al viaggio e nello stesso momento alla tranquilla quiete familiare. Un disco questo, che ci riporta ai tempi lontani di “Self Portrait” del 1970 che prende per mano l’ascoltatore e lo invita a ballare.
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