Giampaolo Ascolese

Couleur Musique

 

Titolo: Couleur Musique

Artista: Giampaolo Ascolese

Etichetta:

 

Giampaolo Ascolese

 

Batterista, percussionista, compositore, Giampaolo Ascolese inizia la sua attività di musicista molto presto imponendosi subito come batterista di alto livello, collaborando praticamente con tutti i più importanti musicisti di jazz italiani. jazzoline

Dopo anni di studi in USA e Italia, collabora con nomi eccellenti quali Chet Baker, Lee Konitz, Barney Kessel, Don Cherry, Lou Bennet, Gary Bartz, Bobby Watson, Roland Hanna, Christian Escoudè, Jack Walrath, Sal Nistico, Steve Grossman, Art Farmer, Johnny Griffin, Ray Briant, Curtis Fuller, Kay Winding, Mike Melillo, Gary Smoulyan, mentre in Italia collabora con Francesco De Gregori, Nini Rosso, Renzo Arbore, Gino Paoli, Nicola Arigliano, Sergio Endrigo.

E’ timpanista e batterista nei tre film di Roberto Benigni “Il Piccolo Diavolo”,”Johnny Stecchino” ed “Il Mostro” e partecipa come batterista a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche della RAI e di MEDIASET.

Dopo aver inciso oltre 40 album, esce con un CD intitolato Couleur Musique, con la sua band Jazzoline, dove esprime tutta la sua innovazione anche nei generi più tradizionali. Un intero album dedicato al miglior jazz e all’arte pittorica!

Infatti, proprio come ci viene presentato nel prologo seguendo lo stile teatrale, il disco è ambientato in una galleria d’arte, e ogni singolo brano è inspirato da altrettanti quadri, “commentandoli musicalmente e cercando di rispettare l’atmosfera che ha voluto creare il pittore con i suoi colori”.

Ottima idea questa di Giampaolo che segue ormai un filone a lui caro come quello di ispirarsi ai vari livelli dell’arte, oggi la pittura, domani la poesia, poi la scultura; il fatto di circondarsi da musicisti eccellenti quali Dario Lapenna (chitarra, percussioni, voce), e Gianluca Renzi (contrabbasso, oud percussioni, voce) e da special guests del calibro di Rino Vernizzi al fagotto e la moglie/pittrice Marie Reine Levrat alla voce recitante, rendono sicuramente questo album un modello da seguire nel suo genere. L’utilizzo di suoni alternativi, etnici, ma anche strumenti di ordinario lavoro (abbiamo sentito seghe, martelli, trapani), confermano l’estro e la continua ricerca di sonorità ed emozioni musicali che l’artista percorre da anni.

Da menzionare anche la qualità del libretto, a corredo del cd, dove viene riportato ogni quadro ed i relativi dati. Le rifiniture dimostrano la qualità del lavoro. Venti brani oltre al prologo ed al finale da ascoltare a luce soffusa e magari davanti ad un buon bicchiere di vino; questo tipo di musica e la pittura vanno degustate con classe!

Complimenti Giampaolo.

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