SOARES
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Ultimo giorno a Baixa
SOARES – Ultimo giorno a Baixa
Titolo: Ultimo giorno a Baixa
Artista: SOARES
Etichetta:
Distribuzione:
Mi è capitato tra le mani, proprio pochi giorni fa questo “midi-cd” dei SOARES, un trio nato nell’ ottobre 2001 con l’ idea di creare un trio dal suono nuovo, elegante e ricercato. Il disco è “Ultimo giorno a Baixa”, contenente 4 brani originali e una libera interpretazione di Libertango come omaggio al grande Maestro Astor Piazzolla. Il trio è formato da Massimo Pinca (Contrabbasso e basso), Tony Loderini (Fisarmonica) e Fausto Alimeni (batteria e percussioni). I brani sono quasi tutti firmati da Pinca (contrabbasso) e Loderini (Fisarmonica).
Il disco colpisce subito l’ascoltatore per pulizia e qualità dell’audio. Le composizioni sono una meltin-pot di Ritmi Balcanici, latini, sonorità Jazz, che vanno a coaugularsi in un unico progetto musicale “che trova nell’assenza di appartenenza a qualsiasi genere, nella libertà di espressione e nella contaminazione profonda fra stili, musiche ed esperienze diverse, la sua vera dimensione”. SOARES in “Ultimo giorno a Baixa” è ensemble eterogeneo e capace di muoversi con maestria e naturalezza in più ambienti e dimensioni.
My K Sound ,primo brano del cd-promo, è basato su elaborazioni ritmiche tipicamente brasiliane come ” IL SAMBA ” e la BOSSA NOVA . Alimeni si muove tra la batteria e l’uso di alcune percussioni come shakers, pandeiro( sull’ inciso), triangolo ed agogò sul finale, con la batteria che marca il ritmo di PARTIDO ALTO- altro stile tipico della tradizione Carioca.
Rumba Soares, ci porta nei balcani a ritmo di una raffinatissima rumba (ovviamente differente da quella afro-cubana), particolarmente azzeccato l’intervento del doumbeck.
Opus incertum, il tema, suonato dal contrabbasso conferisce profondità e forte espressione ad un brano in cui “La saggezza degli antichi non basta a tranquillizzarci nelle scelte cher la vita ci impone”. Il tema passa poi alla fisarmonica che lo arricchisce di una superba improvvisazione, mentre un rullante suonato dalle spazzole fa da tappeto ritmico alle varianti del martillo suonato sui bongos.
Da non dimenticare gli interventi sporadici ma ben piazzati di chimes e chocallo Y A Boutou , Sonorità tipiche delle feste russe, con il tradizionale accelerando che ci fa ricordare i ballerini piegati sulle gambe che spiccano il volo con dei salti al limite dell’ umano. Il brano trae ispirazione dalla produzione tedesca dei primi del novecento. La dimensione “studio” non toglie all’esecuzione una gran carica di energia e di “anima” levantina.
Libertango, un’omaggio al maestro del tango, che emerge tra gli infiniti altri. Il tema passa dalla fisarmonica al basso elettrico creando una nuova ambientazione degna di interesse. Il solo di fisarmonica si muove nel fraseggio tanghero con uno sguardo continuo al Jazz.
SOARES, scorre via piacevole; gli innumerevoli spunti ed i voli pindarici dei tre musicisti da una parte all’altra del globo, conferiscono al mini-album un sapore world. La “World music” dei SOARES, non appartiene al “gran calderone” ma è in equilibrio perfetto tra Jazz e Mediterraneo.
I “solchi” pulsanti di questo disco hanno al loro interno i colori, gli odori, ed i sapori del “L’Ultimo giorno a Baixa”.
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito internet www.soares.it
Brani contenuti:
1. My K Sound (Loderini-De Santis)
2. Rumba Soares (Pinca)
3. Opus Incertum (Pinca)
4. Y A Boutou (Loderini)
5. Libertango (Piazzolla)
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