“Ligabue stadi 2010”
Roma 09 luglio 2010 prima data del Tour SOLD OUT!
Ad accogliere le 120.000 persone presenti in entrambe le date romane ci sono tre mega schermi, due dei quali riproducono degli enormi orologi che scandiscono il conto alla rovescia per l’inizio dell’attesissimo Tour “Ligabue stadi 2010”. Alle 21.15 in punto tutto ha inizio.
A rompere il ghiaccio è toccato a Claudio Maioli (già pseudo chitarrista in molti concerti del Liga con tanto di scopa in mano), questa volta in veste di cantante in una inedita versione di Taca banda mentre nei mega schermi era sempre presente il titolo del nuovo album Arrivederci, mostro.
“Ligabue stadi 2010”
Roma 09 luglio 2010 prima data del Tour SOLD OUT!
Ad accogliere le 120.000 persone presenti in entrambe le date romane ci sono tre mega schermi, due dei quali riproducono degli enormi orologi che scandiscono il conto alla rovescia per l’inizio dell’attesissimo Tour “Ligabue stadi 2010”. Alle 21.15 in punto tutto ha inizio.
A rompere il ghiaccio è toccato a Claudio Maioli (già pseudo chitarrista in molti concerti del Liga con tanto di scopa in mano), questa volta in veste di cantante in una inedita versione di Taca banda mentre nei mega schermi era sempre presente il titolo del nuovo album Arrivederci, mostro.
Ma lo Stadio Olimpico è entrato in delirio nel vedere l’ingresso dei musicisti prima e di Liga poi. Le prime tre canzoni sono dedicate al nuovo cd ma subito dopo Luciano torna indietro di 20 anni e sfodera i primi tre pezzi tratti dall’album “Ligabue” Balliamo sul mondo, Bambolina e barracuda e Il giorno di dolore che uno ha.
Come ad ogni suo concerto non potevano mancare inviti e citazioni: “adesso ti tocca ballare”, esortava il pubblico sul ritmo di Balliamo sul mondo, mentre sulle note di Buonanotte all’Italia tutto lo stadio, in piena commozione e applausi, ha visto scorrere sui mega schermi foto di Totò, Sordi, Vianello, Giovanni Paolo II, Massimo Troisi, Rita Levi Montalcini, Celentano, Borsellino, Falcone e tantissimi altri volti che hanno fatto la storia della nostra Italia. Ma oltre ai tanti temi affrontati da Luciano Ligabue attraverso i suoi testi non è mancato l’ammonimento sul tema dell’acqua, dimostrando la sua consueta attenzione nei confronti dei problemi ambientali.
Come consuetudine questo concerto ha regalato una miriade di riprese dal palco che hanno sempre entusiasmato il pubblico presente. E così tra assoli di chitarra e riprese di Luciano questa volta si è potuto godere anche di assoli di basso del bravo Kaveh Rastegar, di Capitan Fede su Ho perso le parole e del motore ritmico della band, il batterista Michael Urbano, con un bellissimo assolo sull’intro di Il giorno dei giorni.
A chiudere la serata Il meglio deve ancora venire…, mentre sui megaschermi appare la frase “Arrivederci Roma”… e Roma risponde “ARRIVEDERCI, MOSTRO”. Questo è il saluto finale che Luciano Ligabue rende alla sempre spettacolare e partecipativa Capitale.
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