ANTONIO PEPE
un contrabbassista di Nocera Inferiore
Tra gli artisti “pure jazz”, appartenenti a quella terra d’origine che è l’Agro Sarnese-Nocerino, davvero ricca di talenti e già famosi altrove, si segnala in maniera marcata il contrabbassista Antonio Pepe. Il musicista nocerino, però, tiene a sottolineare una cosa: ‹‹Ci tengo davvero molto… ma la mia personalità musicale si è formata soprattutto attraverso l’ispirazione buddista trasmessami da Nichiren Daishonin e soprattutto grazie al Maestro Daisaku Ikeda…››
ANTONIO PEPE
un contrabbassista di Nocera Inferiore
Tra gli artisti “pure jazz”, appartenenti a quella terra d’origine che è l’Agro Sarnese-Nocerino, davvero ricca di talenti e già famosi altrove, si segnala in maniera marcata il contrabbassista Antonio Pepe. Il musicista nocerino, però, tiene a sottolineare una cosa: ‹‹Ci tengo davvero molto… ma la mia personalità musicale si è formata soprattutto attraverso l’ispirazione buddista trasmessami da Nichiren Daishonin e soprattutto grazie al Maestro Daisaku Ikeda…›› .
Ecco… un buddista a tutti gli effetti: ed è qui, in questo che era un arcano, che Antonio Pepe nasconde, il suo modo d’essere: tollerante e tranquillo che si trasforma in grinta, quando poi è sul palco a maneggiare il double bass. Resta comunque un vanto per la sua città e per l’Agro intero, ma il musicista è anche bene comune, da condividere e ben presto entrerà in sala registrazioni per il suo primo singolo. Un progetto davvero stupendo che abbiamo avuto modo di ascoltare in esclusiva… un prodotto che offre delle sonorità pazzesche innovative e che ti emozionano brano dopo brano. Il ragazzo è in cerca ancora di una label che possa produrre il suo disco… ma troverà la porta giusta e veramente andrà forte.
Cosa hai provato registrando queste tracce?
‹‹Io ti sono grato… so bene che a te il disco piace molto. Durante le registrazioni ho provato forti emozioni e mi convincevo man mano che questo era il progetto giusto, proprio quello che volevo. Era perfettamente la musica che volevo la gente ascoltasse. Ora viene il momento delicato delle grandi distribuzioni e case discografiche. Devo trovare quella giusta ed andare avanti.››
L’artista è attratto dallo strumento a quattro corde sin da piccolo e comincia con lo studiare lo strumento sotto la guida di un grande Maestro: quel Rino Zurzolo bassista e contrabbassista storico, di fama e spalla personale di Pino Daniele. Nel 1993 frequenta il Conservatorio di Reggio Calabria dove giunge al diploma in contrabbasso.
Per Antonio è ancora Conservatorio: stavolta al “San Pietro a Maiella” di Napoli dove si specializza in “Arrangiamenti per Big Bands ed improvvisazione jazz”.
‹‹Si, poi ho perfezionato gli studi sull’improvvisazione, tecnica e linguaggio jazz con Massimo Moriconi (contrabbasso e basso elettrico)››.
Che cosa ha rappresentato per te Moriconi?
‹‹Devo dire che Massimo è stato, senza dubbio il mio punto di riferimento oltre che essere, come lo è ancora, un caro amico e lo ricordo per una cosa che mi diceva: “ogni nota di contrabbasso è l’espressione di un’orchestra intera e dietro ad ogni nota c’è la sensibilità, la grandezza della persona che la suona”. Mi ha, poi, trasmesso grandi valori umani, credo che non vi possa essere musica senza emozione ed è stupendo riuscire a trasmettere le tue emozioni personali in musica.››
Partecipa al seminario sull’improvvisazione con il Maestro Eddie Gomez e collabora con nomi eccellenti: Pietro Condorelli, Pietra Montecorvino, Alan Wurzburger, Nino Buonocore, Antonio Maiello, Gerardo Balestrieri, Tony Cercola, Pericle Odierna, La Nuova Compagnia di Canto Popolare di Giovanni Mauriello, Carlo Faiello. Nel 1987 è al Roxy Bar con Tony Cercola. È contrabbasso solista nel concerto “La cantata dei fantocci” di Enzo Liguori (1999-2000). Con Alan Wurzburger al “Festival della Musica” di Parigi nel 1999. Nel 2000 collabora inoltre con Luigi Stazio per la colonna sonora del corto “Rosa, Rosae…” di Angelo Serio. Nello stesso anno è al Premio Tenco con Gerardo Balestrieri.
Nel 2001 partecipa al Festival “Jazz in Parco” (Nocera Inf.) suonando con Massimo Moriconi e Ellade Bandini, ex-membro dei “The Pleasure Machine” (gruppo anni settanta con Bandini, Vince Tempera ed Ares Tavolazzi). Per Pepe arriva Concerto di Primavera di Torino con Pietra Montecorvino (2002). Nel 2004 e 2006, è insieme alla nuova compagnia di canto popolare di Giovanni Mauriello: prima ad Addis Abeba alla “Festa della Repubblica Italiana” e poi al Festival Patrasso in Grecia. Al suo attivo ha tre collaborazioni con Tony Cercola “Nomade del Vesuvio”, Pietra Montecorvino “Malafemmina Live” e con Pio Cirafici “Napoli Mon Amour”.
Attualmente si esibisce con il suo progetto “Napoli in jazz” con gli Easy Quartet
‹‹Questo mio progetto è formato dall’incontro di due generazioni le quali, sia pure cronologicamente distanti, si trovano insieme sul piano sincrono della musica senza tempo… del jazz melodico. Nel quartetto confluiscono, difatti, e si “sintetizzano”, le peculiarità artistiche e culturali degli elementi che lo costituiscono. C’è anche da dire che le caratteristiche del repertorio è per lo più costituito da celebri e intramontabili ballads, ma anche da melodie della tradizione classica napoletana, entrambe le linee rielaborate e arrangiate da me.››
Gli Easy Quartet, in questo progetto, oltre al sottoscritto vedono la partecipazione di Enzo Pepe (voce), Angelo Cerrato (pianoforte), Marco Napoletano (batteria).
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