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Marcus Miller – Renaissance Tour 2012 

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Marcus Miller, una delle leggende del Basso Elettrico Jazz torna finalmente sulla scena romana accompagnato da una talentuosa band di giovani promesse della musica e da uno spettacolo denso delle sue uniche sonorità e abilità tecniche. 

 

 

Marcus Miller – Renaissance Tour 2012 

MarcusMiller-Roma26aprile2012

Marcus Miller, una delle leggende del Basso Elettrico Jazz torna finalmente sulla scena romana accompagnato da una talentuosa band di giovani promesse della musica e da uno spettacolo denso delle sue uniche sonorità e abilità tecniche.

La sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma ha accolto l’evento con una semplice ma efficace scenografia caratterizzata dalla gigantografia della copertina  dell’ultimo disco di Marcus (Reinassance) mentre sul palco era ben visibile la sua strumentazione, costituita da tre bassi Fender, di cui un quattro corde fretless, e due casse EBS.MarcusMiller-Roma26aprile2012_3

L’entrata della giovane band (Alex Han al sax, Maurice Brown alla tromba, Adam Agati alla chitarra, Kris Bowers al pianoforte e tastiere, Louis Cato alla batteria) prelude all’ingresso tanto atteso del bassista: l’immancabile  copricapo si fa strada sul palco e l’inconfondibile suono slap invade subito la sala.

Già dai primi brani il talento di ogni singolo musicista concorre a formare una combinazio-ne perfetta di suoni e ritmi: le diversità dei generi si mescolano, le armonie si compenetra-no, le improvvisazioni si susseguono senza soluzione di continuità. In questo quadro spicca con fermezza  la grandezza di Marcus Miller con la sua straordinaria precisione nell’accompagnamento  (il cosiddetto groove) e con la sua altrettanto eccezionale musicalità, misurandosi in soli dalle semplici ma geniali frasi.

La scaletta del concerto piuttosto che ai grandi classici ha dato ampio spazio ai nuovi brani dell’ultimo disco, in uscita, in cui i suoi giovani musicisti danno prova di tutto il loro talento: segnaliamo, ad esempio, Adam Agati che sul brano Jekyll & Hyde esprime un bellissimo solo di chitarra, oppure Louis Cato che su Redemption  si distingue per le molteplici dinamiche  e in Detroit regala fill di grande competenza tecnica, infine  Alex Han e Maurice Brown in Mr Clean improvvisano dando prova di notevole estro artistico.

MarcusMiller-Roma26aprile2012_2Per finire l’artista di Brooklyn si diverte prima  con un solo di basso, in parte percussivo, di grande effetto agli occhi del pubblico e poi con due dei suoi brani più conosciuti come bis: Tutu, scritto per Miles Davis, sul quale la band esprime tutta la sua carica espressiva improvvisando tra il funk, il reggae e lo swing, e Blast!, compreso all’interno del disco Marcus  (2008), gran finale dell’evento.
Il pubblico, compiaciuto e soddisfatto,  riconferma Marcus Miller tra i più grandi jazzisti  della scena musicale contemporanea.

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