Maurizio Rolli The Bass Journal

Maurizio Rolli. The Bass Journal – Volume 1

Maurizio Rolli The Bass Journal

Durante il nostro incontro con Maurizio Rolli, presso i Planet Drum Studios, abbiamo parlato di molte cose che presto pubblicheremo, tra le quali il suo interessantissimo metodo The Bass Journal. In verità questo è un primo volume di una serie chiamata, per l’appunto, The Bass Journal si presenta come un “Piano di studi per il bassista contemporaneo” realizzato per Volontè insieme a Matteo Balani, altrettanto stimato e più giovane bassista italiano.

Maurizio Rolli. The Bass Journal – Volume 1

Abbiamo avuto il piacere di ospitare presso i Planet Drum Studios un bassista d’eccezione: Maurizio Rolli.

Maurizio Rolli non è solo e semplicemente un bassista. Maurizio è uno stimato insegnante, arrangiatore e compositore. Basta ricordare il suo CD “Rolli’s Tones” (2009) con eccellenti collaborazioni tra le quali Peter Erskine, Mike Stern, Hiram Bullock, Bob Sheppard e Bob Franceschini. Ha registrato o suonato con decine di illustrissimi artisti tra i quali (cito in ordine casuale e non per importanza vista l’enorme quantità) Peter Erskine, Mike Stern, Paolo Fresu, Danny Gottlieb, Otmaro Ruiz, Hiram Bullock, Alex Acuña (e mi scuso che tutti gli altri ptrete trovare in descrizione e nell’articolo testuale) ed ha guidato 2 formazioni a nome R.A.R.E e gli X-perience. Dal settembre 2000 è direttore della Rolli’s Tones Big Band.

Attualmente insegna basso elettrico, contrabbasso e studi di armonia jazz presso l’Accademia Musicale Pescarese (Pescara), presso il Conservatorio L. D’Annunzio (Pescara), il Conservatorio U. Giordano (Foggia) e in molti altri istituti sui quali il buon Maurizio ci tiene aggiornati attraverso i suoi profili social.

Durante il nostro incontro abbiamo parlato di molte cose che presto pubblicheremo, tra le quali il suo interessantissimo metodo The Bass Journal. In verità questo è un primo volume di una serie chiamata, per l’appunto, The Bass Journal si presenta come un “Piano di studi per il bassista contemporaneo” realizzato per Volontè insieme a Matteo Balani, altrettanto stimato e più giovane bassista italiano.

Definito da Maurizio stesso il “libro che non c’era” questo metodo è un vero e proprio manuale in grado di “guidare lo studente dall’inizio alla fine del percorso di apprendimento dispensando informazioni che vanno anche oltre lo strumento e la tecnica strumentale, puntando a renderlo un musicista migliore”. Il piano dell’opera The Bass Journal è organizzato in cinque volumi, ognuno dei quali è dedicato a specifici aspetti di un percorso formativo che l’autore ha sviluppato in circa 35 anni di insegnamento e che sono la base del suo corso di alta formazione in Basso elettrico, Contrabbasso jazz e Big band al conservatorio di Pescara.

Maurizio Rolli The Bass Journal

 Questo primo volume è basato sui fondamenti della tecnica, del ritmo, del ruolo di accompagnamento del basso nella musica jazz, nonché dell’applicazione dei materiali didattici (scale arpeggi ecc.) su sequenze di accordi in differenti stili, differenti tempi e differenti suddivisioni.

A conclusione di alcuni argomenti troviamo sezioni denominate “Brain food”, un insieme di riflessioni che spingono a sviluppare, in maniera possibilmente personale, concetti basati sugli argomenti del capitolo precedente. Perché questo libro non deve insegnare una tecnica da riproporre come tanti cloni, ma cerca di sviluppare un principio che possa permettere al musicista di creare una sua personalità musicale.  

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