ALTER BRIDGE
Due ore di puro rock al teatro Geox di Padova
Una volta erano i Creed. Una band che ha venduto nel corso della sua carriera, forse troppo breve, oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo.
Dopo, i componenti hanno deciso di mettere su un altro progetto ed il risultato è più che soddisfacente: gli Alter Bridge, infatti, sono un ottima band alternative che, dal 2004 ad oggi, ha pubblicato tre album.
L’evoluzione artistica di Mark Tremonti, Scott Phillips e Brian Marshall è ben rappresentata dal loro album di debutto come Alter Bridge. Dopo avere venduto 30 milioni di album nel mondo, i Creed hanno deciso di fermarsi per seguire nuove ispirazioni. Con i loro tre album avevano ottenuto enorme successo: due album al numero 1 delle classifiche e concerti “sold out” in tutto il mondo. L’ultimo è di quest’anno e si intitolata semplicemente AB III che hao posto nuovamente all’attenzione mondiale gli ex Creed.
ALTER BRIDGE
Due ore di puro rock al teatro Geox di Padova
Una volta erano i Creed. Una band che ha venduto nel corso della sua carriera, forse troppo breve, oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo.
Dopo, i componenti hanno deciso di mettere su un altro progetto ed il risultato è più che soddisfacente: gli Alter Bridge, infatti, sono un ottima band alternative che, dal 2004 ad oggi, ha pubblicato tre album.
L’evoluzione artistica di Mark Tremonti, Scott Phillips e Brian Marshall è ben rappresentata dal loro album di debutto come Alter Bridge. Dopo avere venduto 30 milioni di album nel mondo, i Creed hanno deciso di fermarsi per seguire nuove ispirazioni. Con i loro tre album avevano ottenuto enorme successo: due album al numero 1 delle classifiche e concerti “sold out” in tutto il mondo. L’ultimo è di quest’anno e si intitolata semplicemente AB III che hao posto nuovamente all’attenzione mondiale gli ex Creed.
Affermatisi, ormai, come una realtà nel panorama post rock da molto tempo, la band ha saputo mischiare con sapiente abilità le sonorità di grunge, hard rock e metal, guadagnandosi l’ingresso di diritto non solo tra gli esponenti di spicco di questo nuovo filone, ma anche tra i loro creatori.
E’ con queste attese che ci si è recati il 4 dicembre scorso presso il Teatro Geox di Padova in occasione dell’ultima data italiana degli Alter Bridge. Molti fan della band post-metal americana erano arrivati a Padova fin dal primo pomeriggio per l’ultima data della mini tournée italiana, sfidando il clima piovoso e freddissimo per guadagnarsi le prime file. Il concerto è iniziato puntualissimo alle 21, quando sul palco sono saliti Myles, Mark, Brian e Scott.
Nonostante qualche problema iniziale di mixing e un’acustica non del tutto soddisfacente, la band ha sfoderato una performance convincente sotto tutti i punti di vista.
La formazione formata da Myles Kennedy (voce e chitarra), Brian Marshall (basso), Mark Tremonti (chitarra) e Scott Phillips (batteria) al termine di un tour mondiale sicuramente impegnativo e logorante non ha lasciato a bocca asciutta i fedelissimi e numerosi fan presenti.
Le attese erano grandi per questa formazione statunitense che nel corso degli anni ha creato dei veri e propri capolavori in studio: One Day Remains (Wind-up) , Blackbird (Universal) e l’ultimo ABIII (Roadrunner Records) frutto del nuovo split con l’etichetta discografica precedente e prodotto da Michael Baskette.
Il concerto è strutturato come una rassegna ben equilibrata dei successi più importanti della band dal 2004 ad oggi, da “One day remains” a “Isolation” dalle storiche “Broken Wings” in cui il pubblico fa tremare il Teatro Geox con la sua voce a “Metalingus” e “Come to life”. Nonostante e comprensibilmente la band dedichi un ampio spazio ai successi del passato, i fan dimostrano calore e coinvolgimento anche in successi più recenti come “Isolation”.
Un concerto di poco più di un’ora e mezza in cui la band, nonostante la stanchezza accumulata nel corso di questo tour è riuscita a incitare ed emozionare il pubblico. Una prova trascinante e coinvolgente da parte di un gruppo in costante ascesa.
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