Le Scale Di Zorro
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A lezione da Ladybird Project
Con buona probabilità, molti di voi si staranno domandando quale nesso potrebbe mai esserci tra una scala e Don Diego de la Vega…
Devo ammettere che rimasi sorpreso anch’io il giorno in cui ne sentii parlare per la prima volta da Jon Damian, incredibile musicista e docente di chitarra presso il Berklee College of Music di Boston. E ancora oggi, a distanza di qualche anno, sorrido mentre provo a spiegarvi di cosa si tratta.
Molto spesso i chitarristi, quando si confrontano con lo studio delle scale, finiscono per rimanere storditi dalle numerose possibilità di eseguire una stessa sequenza di note sulla tastiera. Parlo dell’angosciante dubbio amletico che attanaglia le coscienze degli amici seicordisti: essere (consapevoli di ciò che si sta suonando) o non essere? Statisticamente, ad avere la meglio è il partito del “non essere”, delle geometrie ardite, delle diteggiature estreme, delle gabbie e dei “box”, delle combinazioni alfanumeriche, dei sotterfugi, delle cabale e delle arti divinatorie… tutto pur di sfuggire a quelle inquietanti presenze aliene che gli scienziati della musica chiamano “note”!
A onor del vero, la disposizione dei tasti della chitarra, rende particolarmente complessa l’individuazione delle note. Decisamente complessa, ma non impossibile! Soprattutto adesso che la “Z” di Zorro segnerà per sempre la vostra tastiera.
Mettiamoci subito a lavoro! Prendiamo in esame, per esempio, la scala maggiore di FA:
FA SOL LA SIb DO RE MI FA
Dimentichiamo, almeno per qualche minuto, tutte le diteggiature preconfezionate e concentriamoci semplicemente sulle (sette) note da cui la scala è composta. A partire dalla sesta corda (MI basso), cominciamo a muoverci in senso orizzontale lungo il manico, soffermandoci su tutti i gradi della scala man mano che li incontriamo. Suoneremo, in ordine, il MI (corda a vuoto), il FA (primo tasto), il SOL (terzo tasto), il LA (quinto tasto), il SIb (sesto tasto), e via discorrendo…
Arrivati al quindicesimo tasto (SOL), spostiamoci sulla corda precedente (la quinta) e seguiamo lo stesso percorso, ma in senso opposto: suoneremo prima il DO (quindicesimo tasto), poi il SIb (tredicesimo tasto), successivamente il LA (dodicesimo tasto) e così via… fino a raggiungere il capotasto.
A questo punto, proseguiremo sulla quarta corda cambiando nuovamente direzione. Poi faremo la stessa cosa sulla terza corda, quindi sulla seconda e, infine, sulla prima, zigzagando sulla tastiera… proprio come farebbe la spada di Zorro!
Di seguito, la partitura dettagliata dell’esercizio, in tonalità di FA maggiore. Naturalmente, è opportuno allenarsi con ogni tipologia di scala (maggiore, minore armonica, minore melodica, pentatoniche, scale blues, ecc.) e in tutte e dodici le tonalità. Una buona strategia di studio potrebbe consistere nel dilettarsi ogni giorno con una diversa tonalità, proseguendo per quarte:
DO FA SIb MIb LAb REb SOLb SI MI LA RE SOL
Nel giro di qualche settimana, la tastiera per voi non avrà più segreti… provare per credere!
Buon lavoro a tutti… e a presto!
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